Mourinho e i fischi dei tifosi: ecco la verità. E ora l’Olimpico risponderà

Non c’è spaccatura, né rottura o polemica nei confronti di Mourinho dopo le critiche a una parte di tifoseria. I romanisti sanno che il tecnico ha voluto prendere posizione per difendere la squadra e compattare ulteriormente l’ambiente in vista della delicata sfida di giovedì. Anche se quei fischi arrivati dagli spalti e criticati in conferenza sono stati mal interpretati da Mou e non erano indirizzati al campo. O almeno quasi tutti. In ogni caso dalle critiche dello Special One ne uscirà un Olimpico ancor più rafforzato. Uno stadio da «sold out come col Bodø», come ha chiesto Mou. Quello cioè che trascinerà la squadra con un tifo incondizionato e che andrà oltre la prestazione. Anzi, che la spingerà ulteriormente alla ricerca della qualificazione agli ottavi. Mou vuole il miglior Olimpico per affrontare la gara da dentro o fuori, vuole che il ventiquattresimo sold out sia ricordato per l’ennesima spinta dei romanisti alla squadra. E non quello «passivo» che ha percepito contro l’Hellas.

I fischi verso gli spalti

«C’è una curva che appoggia e ci sono zone che io sento silenziose – ha detto in conferenza -. Poi c’è un’altra zona, davanti a me, verso destra, che mi sembra occupata da tifosi avversari. Mi scuso per queste critiche perché non è il mio lavoro, ma tutto questo lo faccio per i miei calciatori». Un grido d’aiuto lanciato dal tecnico e che è stato recepito dalla tifoseria: giovedì sera contro il Salisburgo non ci saranno fischi alla squadra, ma solo un grande sostegno a prescindere dal risultato. I (pochi) fischi ad alcuni giocatori (come Karsdorp, non del tutto perdonato) sono arrivati dalle tribune laterali dell’Olimpico, altri si sono sentiti in Curva Sud e distinti ma per dinamiche interne e che coinvolgono il momento delicato che stanno vivendo i gruppi per quanto concerne i Fedayn, il cui destino è ancora tutto da scrivere. Dalle ricostruzioni sembrerebbe che durante il secondo tempo uno dei gruppi non abbia mantenuto il silenzio concordato prima della gara per rispetto nei confronti dei Fedayn (il cui striscione è stato bruciato dagli ultras della Stella Rossa Belgrado) e per questo dalla curva e dai distinti siano partitii fischi. Mal interpretati da Mou che pensava fossero indirizzati ai giocatori. Ad esempio, i fischi arrivati durante una palla persa da Bove erano in realtà rivolti proprio in quel momento verso alcuni tifosi che stavano trasgredendo all’accordo tra i gruppi. Mourinho non sapeva del momento delicato dellatifoseria giallorossa e di certo non aveva idea che quei fischi non fossero in gran parte rivolti al campo. E non lo ha saputo prima delle interviste televisive e della conferenza stampa. Di certo dalla Curva in questi anni si è solo sentito il grande sostegno per la tifoseria e per Mourinho. Tra cori, applausi e striscioni. E così sarà anche giovedì sera contro il Salisburgo quando l’intero Olimpico risponderà alla sua richiesta di sostenere la squadra e incitarla con tutta la voce possibile verso la qualificazione agli ottavi di Europa League.


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